Ossiacetilenica, saldatura

Saldatura ottenuta riscaldando e fondendo i metalli da unire con un metallo d´apporto per mezzo di una fiamma molto calorifica, prodotta dall´accensione di una miscela di ossigeno e acetilene. I due gas, provenienti da due bombole, vengono miscelati all´interno di un apposito cannello che ne permette anche la dosatura. La fiamma viene anche alimentata dall´ossigeno presente nell´aria. Il DARDO raggiunge i 3100 gradi di temperatura e permette di fondere la maggior parte dei metalli e delle leghe di normale impiego. La saldatura ossiacetilenica si esegue scaldando preventivamente le parti da unire. Avvicinando la bacchetta di metallo d´apporto al punto da saldare e investendo la bacchetta con la fiamma, se ne provoca la fusione insieme alle parti combacianti dei pezzi da unire. Si prosegue con questa operazione fino a formare un cordone ininterrotto di saldatura. Può capitare, durante il lavoro, che la fiamma si spenga con uno scoppio rumoroso.Ciò e dovuto a una improvvisa ostruzione della punta che si può eliminare strofinando la punta stessa su una tavoletta apposita. Per la sicurezza del lavoro è necessario controllare che i tubi di afflusso del gas siano perfettamente integri e che le bombole e i relativi riduttori siano funzionanti. Attualmente sono in commercio "posti di saldatura" di dimensioni ridotte, con bombole di ossigeno e acetilene di piccole dimensioni, adatte a un impiego non professionale. Si ricorda, infatti, che le normali bombole per saldatura non possono essere detenute senza un regolare permesso. Durante la saldatura si deve aerare l´ambiente e attrezzarsi con occhiali da saldatura, guanti, berretto e vestiti adeguati.