Sabbiatura

Efficace metodo di pulizia, che consiste nel trattare la superficie con
sabbia silicea erogata ad alta pressione: il sistema viene utilizzato in
edilizia per ripulire le facciate degli edifici od i travi a vista del
soffitto, in meccanica per rimuovere le incrostazioni dai motori, per
eliminare la ruggine da ringhiere e cancellate, per sverniciare
qualsiasi tipo di superficie. Eseguita ad arte sul legno nuovo, la
sabbiatura rimuove le fibre più tenere e crea sulla superficie un
effetto molto simile a quello provocato dal tempo e dalle intemperie:
questo trattamento si usa ad esempio quando è necessario rifare i
serramenti (di solito il portone d’ingresso) di vecchi e prestigiosi
palazzi, conservandone l’aspetto antico. Eseguita su vetro realizza una
finissima opacizzazione di aree delimitate. La sabbiatura a secco
richiede grandi quantità d’aria compressa e, a livello hobbistico, è
possibile solo su superfici molto ridotte, sfruttando per qualche attimo
la pressione massima del compressore per alimentare l’apposita pistola;
per superfici più grandi si può invece usare l’idropulitrice
equipaggiata con l’accessorio specifico, offerto da quasi tutte le
marche (deve adattarsi perfettamente alla lancia): qui la sabbia viene
aspirata e “sparata” dalla forza dell’acqua che, particolare molto
gradevole, rende impossibile la formazione di polvere (fastidiosa e
soprattutto dannosa). La sabbia, in ogni caso, non può essere quella che
si usa per preparare la malta: deve essere perfettamente asciutta e di
una granulometria ben precisa, per cui conviene acquistarla a sacchetti
da un rivenditore.
Ricordiamo infine che, dopo il trattamento, il
metallo sabbiato rimane totalmente “nudo” ed esposto all’ossidazione, e
deve quindi essere tempestivamente trattato con antiruggine.