Trapano

È sicuramente l’elettroutensile più conosciuto e diffuso e, proprio per
questo motivo, è presente sul mercato con una vastissima gamma di
proposte, con prezzi estremamente diversi anche tra modelli che, sulla
carta, hanno caratteristiche del tutto equivalenti. La versione a filo,
che funziona con la corrente di rete, può avere una sola velocità
meccanica ed essere equipaggiata con un variatore elettronico oppure, se
più prestigiosa (e costosa), offrire anche un cambio meccanico a 2
velocità. Il senso di rotazione è ormai quasi sempre reversibile e
quindi l’utensile può essere usato anche per i lavori di avvitatura.
Altro elemento da considerare è il meccanismo di
percussione: meccanico nella maggior parte dei casi, pneumatico negli
esemplari ad uso professionale; questo sistema rende più agevole la
foratura delle pareti in calcestruzzo.
Il mandrino, cioè l’organo in cui si inserisce la
punta, può essere “a cremagliera” (si serra con una chiave),
“autoserrante” (bastano le mani e, in qualche caso, una sola) o di tipo
SDS (servono punte con codolo compatibile).
Caratteristiche del tutto simili presenta il trapano
a batteria, anche qui disponibile con prezzi estremamente variabili:
elementi di pregio sono la tensione di funzionamento (18 volt sono
meglio di 7,2 volt) la presenza del cambio a 2 velocità, il variatore di
giri. In molti casi è anche possibile regolare la forza di torsione su
più valori, cosa che risulta utile nei lavori di avvitatura: si tratta
in pratica di una frizione regolabile, che slitta quando si supera il
valore previsto. Per quanto raffinato e di buona marca, il trapano
portatile rivela i suoi limiti (o meglio i limiti di chi lo usa) in
lavori particolari come, ad esempio, l’eseguire fori perpendicolari su
una tavoletta di legno: qui serve un supporto a colonna, che guidi
l’utensile portatile, o un vero e proprio trapano a colonna, macchina
formata da un robusto basamento, da una colonna verticale e dal gruppo
motore che, con cinghie e pulegge, trasmette il moto al mandrino.
• Le versioni alla portata dell’hobbista sono quasi tutte di
importazione e, al di là della miriade di marche, sono sostanzialmente
due: quella di taglia inferiore (mandrino da 13 mm, 5 velocità
possibili) e quella più massiccia (12 velocità, mandrino da 16 mm).