Chiave

Utensile manuale in acciaio extraduro (al cromo-vanadio) utilizzato
per azionare bulloni e dadi. Vi sono numerosi tipi di chiavi che
presentano particolari proprietà. Ecco le principali.
• a forchetta o fissa: è la classica chiave di uso comune. Esercita la
forza su due sole facce del bullone. Una dotazione accettabile è la
serie da 6 a 22 mm di apertura.
• poligonale: invece della forchetta aperta presenta un anello con profilatura poligonale interna.
Permette di esercitare una maggiore forza su tutto il perimetro del bullone. Può essere diritta o curva.
• combinata: ha un’estremità sagomata a forchetta e l’altra a forma di
anello con profilatura poligonale; rispetto alle versioni precedenti,
nelle quali ogni chiave è indicata per esagoni di 2 misure (6-7; 8-9;
10-11 e così via), ogni combinata ha una misura singola e, quindi, ne
servono di più per formare una serie completa.
• a tubo: è, in pratica, un tubo alle cui estremità è sagomato un
poligono a 6 o a 12 lati da inserire sul dado. La rotazione si esegue
con un’asta inserita trasversalmente al corpo.
• a bussola snodata: per lavorare su bulloni difficili da raggiungere.La testa, snodata, ha un incavo poligonale o esagonale. Specifica per
motoristica.
• a bussola intercambiabile: costituita da un solo manico e diverse
bussole che possono essere sostituite nell’attacco. È azionabile anche
con una leva a cricchetto. Disponibile sia esagonale sia poligonale.
• chiave a rullino: è costituita da due ganasce delle quali una è fissa e
l’altra è mobile per poter variare la sua larghezza di presa.
Disponibile in diverse misure, è anche chiamata chiave inglese o, in
altre zone, chiave tedesca
• a croce: in pratica sono due chiavi a bussola fissa saldate in croce.
Serve per allentare e stringere i bulloni delle ruote dell’auto.
• dinamometrica: è una chiave a bussola con una scala graduata che
permette di determinare e regolare con precisione la forza di serraggio
(coppia di torsione) durante gli assemblaggi. Di uso motoristico.