Nodo (del legno)

È la traccia, visibile su una tavola o su un listello, di un ramo che si
dipartiva dal tronco principale da cui è ricavato l’elemento in legno.I
nodi sono piccole aree in cui le fibre non seguono il percorso normale
ma sono poste in senso perpendicolare. I nodi possono essere distinti in
“vivi” e “morti”.
Il nodo vivo deriva da un ramo che, al momento del
taglio dell’albero, era ancora vegeto. Esso risulta quasi del medesimo
colore del resto del legno e durante l’essiccazione si ritira come la
parte circostante, restando ben aderente.
Il nodo morto, invece, apparteneva a un ramo che,
al momento del taglio, era già secco. Esso presenta un colore molto più
scuro della rimanente superficie e si contrae in maniera diversa dalle
fibre del legno circostante. Per questo motivo spesso si muove e può
fuoriuscire, lasciando un foro.
• Per ovviare a questo inconveniente si esegue un
foro più grande del nodo stesso e si inserisce al suo posto un
cilindretto dello stesso legno, precedentemente tagliato nella giusta
dimensione. Il nuovo cilindretto viene incollato nella sede rispettando,
nei limiti del possibile, il senso della vena .
Oggi si tende ad utilizzare legname già selezionato e
privo di difetti ma, un tempo, erano facilmente reperibili apposite
coppie di utensili già calibrati per asportare il nodo e per ricavare il
“tappo” dei giusto diametro.