Enciclopedia T

Enciclopedia di Bricoportale. Termini che che iniziano con “T”

Elemento di rilevazione della temperatura basato su una lamina bimetallica. A diverse temperature la termocoppia presenta tensioni diverse ai suoi capi e ciò consente l´attuazione di comandi in modo da poter interrompere circuiti, aprirne altri, eseguire accensioni, spegnimenti, ecc. Le termocoppie sono impiegate nelle caldaie e nelle stufe per controllare l´accensione della fiamma: se non viene riscaldata dalla fiamma quando essa dovrebbe essere accesa, la termocoppia provvede a inviare un segnale tale che l´erogazione del gas (o di altro combustibile) viene interrotta. Il guasto di una termocoppia impedisce il funzionamento di una apparecchiatura per cui è necessaria la sostituzione. In genere non si tratta di un lavoro difficile, ma, essendo la posizione e il funzionamento della termocoppia molto importanti, e con-veniente fare intervenire del personale specializzato.

Detto anche “graffietto”, il truschino è un attrezzo di rilevazione di misure costituito da un blocchetto di legno forato al centro in modo da potervi inserire un'’asta quadrangolare, graduata, che porta un ago acuminato (o una matita) ad una estremità, mentre un morsetto, passante attraverso il blocchetto, può bloccare l’asta in diverse posizioni. Con qil graffietto è possibile rilevare uno spessore o una larghezza facendo scorrere il blocchetto lungo l’asta graduata e quindi riportare questa larghezza su una tavola, un pannello o un’asse facendo correre il truschino lungo il bordo, poggiando il blocchetto di legno sul bordo stesso. La punta traccia, in tal modo, un segno netto lungo il quale può essere effettuato il taglio.

Leggi il nostro approfondimento sul truschino e sugli altri strumenti per traccaire in modo preciso

La tubatura in rame può essere nuda o rivestita con una guaina in PVC o
in poliuretano, di vario diametro.I tubi di rame vengono utilizzati in
diverse applicazioni quali la distribuzione idrica dell’acqua in un
impianto casalingo, l’impianto di riscaldamento, oppure in impianti
diversi per conduzione di gasolio ed altri liquidi.I tubi di rame si
acquistano a metraggio presso i rivenditori di materiale idraulico che
li immagazzinano in grosse matasse. Il rame, non ossidandosi in modo
particolare, ma resistendo molto bene alle insidie dell’umidità, può
essere anche interrato.È comunque meglio utilizzare il tipo rivestito
in PVC in quanto questo materiale, leggermente morbido, protegge la
parte esterna da eventuali danneggiamenti.Uno dei notevoli vantaggi
dell’impiego dei tubi di rame consiste nel fatto che le curve non devono
sempre essere formate per mezzo di giunti, ma spesso possono essere
realizzate curvando il rame stesso con un semplice curvatubi.I
collegamenti dei tubi di rame tra di loro (o con tubi di altro tipo)
sono fatti per mezzo di giunti a compressione. I tubi di rame possono
anche essere collegati tra di loro con saldature a stagno e con
particolari giunti da avvitare o da saldare, sempre in rame.

Speciale liquido penetrante che, applicato su una superficie in legno,
carteggiata e ben pulita, ne ottura tutti i pori penetrando ed
indurendo, in modo che i successivi trattamenti di finitura siano ben
applicabili sulla superficie.
L’applicazione del turapori è anche utile,
indipendentemente dalle successive applicazioni di finitura, in quanto
protegge il legno dall’ingresso di umidità e da parassiti.

Nome commerciale del tricloroetilene, è un solvente largamente
utilizzato nel lavaggio a secco dei tessuti, ma è anche un ottimo
sgrassante: contrariamente alla maggior parte dei solventi, non è
infiammabile e può essere usato ogni qual volta si tratti di pulire a
fondo pezzi di piccole dimensioni (ad esempio per preparare le superfici
prima di un incollaggio).

Nome generico che identifica i numerosi elettroutensili che, sia pure
con modalità diverse, sono in grado di tagliare un materiale con
un’angolazione ben precisa e, al di là della destinazione d’uso, la
maggior parte delle macchine ha una struttura molto simile: un basamento
su cui articolano il motore e la parte attiva (lama o disco). Per il
ferro esistono alcune versioni: la troncatrice veloce, che utilizza un
disco abrasivo e nella quale la testa può solo spostarsi in verticale, e
la troncatrice lenta, dove la parte attiva è costituita da una lama a
disco che ruota a bassa velocità; quest’ultima variante è più adatta per
tagli molto precisi su pezzi pieni (tondi, piatti, ecc.). Sempre più
diffuse sono poi le troncatrici a nastro, dette anche segatrici: in
questo caso il gruppo motore-lama ha la forma di una piccola sega a
nastro e la lama è, appunto, un nastro. Nelle troncatrici da legno,
utili anche per metalli non ferrosi, il pezzo in lavorazione resta fisso
nella morsa e, per tagli angolati, si può ruotare la testa motrice sia a
destra sia a sinistra; in qualche caso sono anche possibili tagli
inclinati, “piegando” la testa su un lato o, sui modelli più recenti, su
entrambi. In aggiunta all’indispensabile piano di lavoro, molti modelli
presentano un pianetto superiore, da cui sporge la lama: bloccando la
testa in posizione chiusa, quindi, si dispone di una piccola sega
circolare da banco.

È il materiale più economico tra quelli derivati dal legno, ed è formato
da un insieme di particelle pressate ed incollate. La materia prima è
costituita appunto da trucioli ed altro legname di scarto, ma le
particelle vengono selezionate e vagliate in modo da disporre sulle
superfici a vista quelle più fini, lasciando all’interno quelle più
grossolane. Questa tecnica di lavorazione garantisce superfici ben
rifinite ma, per contro, comporta una scarsa tenuta per le viti
applicate nello spessore del pannello (si rimedia usando viti un tantino
più lunghe). Pur costituito da essenze tenere, il truciolare tende a
rovinare le lame durante il taglio a causa del tipo di adesivo usato
nell’impasto. Tra le varianti troviamo quella idrofuga (color verde,
usata per i mobili della cucina), quella resistente al fuoco (rosa) e,
di gran lunga la più diffusa, quella rivestita con resine melamminiche:
si parla in questo caso di truciolare bilaminato, che è poi la materia
prima con cui viene costruita la maggior parte dei mobili in commercio.

Struttura metallica robusta ma leggera, studiata per essere montata e
smontata in tempi molto brevi; di norma è fornita di ruote e, se
raggiunge una certa altezza, di piedini regolabili di appoggio.
Accanto alle versioni professionali sono
facilmente reperibili a costo modesto modelli specifici per un utilizzo
domestico: facili da riporre in uno spazio ridotto, offrono un piano di
appoggio regolabile su più livelli che, posizionato alla massima
altezza, permette ad una persona di raggiungere il soffitto; gli
spostamenti dentro casa sono agevoli perché il trabattello smontato
passa attraverso le porte.