Enciclopedia D

Enciclopedia di Bricoportale. Termini che che iniziano con “D”

Visore a forma di finestrella allungata in cui si possono leggere numeri e parole, presente sia sulle calcolatrici sia su numerose altre apparecchiature ove si utilizzano strumenti digitali come contatempo, termometri, contagiri, ecc. La lettura è rapida ed immediata e generalmente più precisa di quella possibile da strumenti analogici (a lancetta). La superficie del display è molto delicata: non bisogna premervi sopra con le mani nè strofinarvi stracci o altro troppo energicamente.

Negli elettroutensili che possono anche venire a contatto con ambienti non ideali per macchine elettriche ogni conduttore interno, oltre ad essere protetto dalla sua guaina isolante, è ulteriormente isolato da un contenitore in materiale non conduttore di corrente.Con questo sistema si realizza il doppio isolamento che viene indicato sul mantello dell’attrezzo con il simbolo internazionale costituito da due quadrati concentrici. Le apparecchiature dotate di doppio isolamento non possiedono il cavo di terra per cui la spina di alimentazione ha solamente due spinotti (manca quello centrale).

Elemento formato da 2 lastre di vetro di uguali dimensioni, tenute distanziate da un profilo di alluminio o di materiale sintetico ed accuratamente sigillate sul perimetro.Il profilo distanziale, che determina la misura dell’intercapedine (di solito 9 o 12 mm per i serramenti di casa), viene riempito in fase di fabbricazione con sali igroscopici: in questo modo l’aria contenuta tra le lastre perde la sua umidità e, diventando secca, non può creare fenomeni di condensa (in pratica il vetro non può appannarsi all’interno).Le due lastre possono avere lo stesso spessore (ad es 3 o 4 mm) o spessori diversi (in questo caso migliora il livello di isolamento acustico).La lastra esterna, infine, può anche essere del tipo antisfondamento, per garantire una maggior sicurezza come pure, nell’intercapedine, possono essere collocati dei profili decorativi tipo finestra all’inglese.L’installazione di vetrate isolanti migliora il comfort e riduce le spese per il riscaldamento (o per il condizionatore): può essere effettuata anche su serramenti che non ne erano provvisti all’origine, allargando le sedi esistenti con la fresatrice e sostituendo i fermavetri ma, spesso, i risultati risultano inferiori al previsto perchè l’intervento non incide sulle inevitabili dispersioni tra anta e telaio (qui, nei serramenti moderni, esistono invece efficaci guarnizioni). Da considerare inoltre che, com’è ovvio, il vetrocamera pesa almeno il doppio di quello originale, con conseguente sovraccarico sulla struttura e sulle cerniere.

Sistema di dispersione nel terreno di acque bianche. Il drenaggio è indispensabile per risanare prati o giardini in cui, per diversi motivi, l’acqua ristagna e trasforma prati e aiuole in pantani causando la morte di erba e piante. Le tecniche da utilizzare sono diverse. Si può procedere alla creazione di canaletti superficiali che raccolgano le acque e le convoglino in un profondo pozzetto pieno di pietre, tramite il quale l’acqua si disperda lentamente nel terreno. Un altro sistema consiste nel realizzare una rete di tubi di plastica, interrati di 10-15 cm e forellati nella parte superiore, in modo che l’acqua che vi penetra possa essere condotta via, verso un collettore comune.Il sistema più radicale, ma anche più laborioso da mettere in atto, consiste nell’asportare 30-40 cm di terreno, fare un riempimento di grossa ghiaia, e ricoprire con terra mescolata con sabbia. In tal modo tutta la superficie è costantemente drenata.

• In elettricità: prelievo di tensione da una linea principale (o a sua volta già derivata) per alimentare una presa o un quadro elettrico o un altro servizio. La derivazione si effettua a partire da una “cassetta di derivazione” in cui i conduttori derivati si collegano a quelli principali per mezzo di morsetti.• In idraulica: tubo di alimentazione idrica steso a partire da una tubazione principale. Il lavoro si può effettuare anche senza tagliare il tubo principale utilizzando particolari manicotti che, applicati sul tubo a cui ci si deve allacciare, permettono di fare il foro e costituiscono già l’attacco per la derivazione (il sistema si usa ad esempio sulle tubazioni degli impianti di microirrigazione) oppure impianti di irrigazione “goccia a goccia”.

Sagoma in cartone, legno o altro materiale che serve per riportare (o imprimere) una forma su un pezzo da lavorare. L’impiego di una dima è indispensabile quando si debba sagomare un arco di mattoni, tagliare la moquette intorno ad un sanitario, realizzare un pezzo sagomato ed in tutti quei casi in cui una sagoma particolare deve essere contornata o ripetuta. La realizzazione di una dima viene eseguita a seconda delle possibilità di rilevare le misure base ed è necessaria la massima precisione per non trasferire un errore sul lavoro definitivo.

• Da ferro: disco di materiale abrasivo da montare sulla smerigliatrice angolare. Serve per tagliare e molare il metallo (ferro ed acciaio). Viene prodotto nei diversi diametri necessari per essere montato su macchine di dimensioni differenti. I dischi si differenziano nelle versioni da “taglio” e in quelle da “molatura”: i primi sono più sottili mentre i secondi sono più spessi.• Da pietra: disco di materiale abrasivo da montare sulla smerigliatrice angolare. Serve per tagliare e sagomare la pietra (mattone, cemento, ecc).

Fiamma molto calda e luminosa prodotta da un cannello ossiacetilenico (o di altro gas). La forma e la lunghezza del dardo sono diverse in relazione alla forma del cannello, del puntale e dalla pressione del gas in uscita oltre che dalla composizione della miscela. Nella fiamma ossiacetilenica un dardo corretto presenta un nucleo azzurro circondato da una corona un poco più chiara il tutto inglobato in un “pennacchio” diritto e compatto e giallastro.

Sostanza chimica che, applicata su una superficie pitturata o verniciata, è in grado di asportare la pittura o la vernice. In commercio sono reperibili molti tipi di decappanti adatti a vari impieghi. Tra i più comuni vi sono le paste semiliquide che vengono applicate a pennello su superfici di legno o metallo pitturate, e lasciate agire. La pittura, così aggredita, si stacca e si arriccia e viene facilmente asportata con una spatola. Un moderno materiale decappante che è in grado di asportare, con una sola azione, diverse mani di pittura o di vernice da mobili da restaurare è la striscia sverniciante. Il prodotto è in polvere e viene diluito in acqua nella opportuna quantità, quindi l’impasto che si forma viene applicato sul mobile da sverniciare per mezzo di un pennello. Si deve stendere in buona quantità e in rilevante spessore, ricoprendo ogni punto del mobile stesso. Quando la pasta è indurita ed ha assunto una consistenza gommosa e tenace, viene asportata completamente per mezzo di una spatola.La eccezionale adesività della striscia sverniciante permette ad essa di incollarsi alla pittura sottostante, o alla vernice, ed asportarla, strappandola letteralmente dalla superficie in legno che rimane così perfettamente pulita. Alcune zone o anfratti in cui la pittura non fosse completamente asportata possono ricevere un ulteriore trattamento. Dopo il trattamento con strisce svernicianti il mobile deve essere pulito e lavato in modo da asportare ogni traccia della stessa e  procedere ad ulteriori lavorazioni di finitura.• Come in altri interventi del genere, utilizzando sostanze chimiche caustiche occorre indossare sempre guanti e occhiali protettivi.• Ogni operazione eseguita con decappanti va svolta indossando guanti e occhiali protettivi in quanto si tratta di sostanze che possono danneggiare la pelle.