Enciclopedia M

Enciclopedia di Bricoportale. Termini che che iniziano con “M”

Serve per saldare a stagno.Presenta una testa in rame a forma
triangolare allungata (mazzetta) che viene riscaldata in modo da fondere
lo stagno agevolmente, per eseguire grosse saldature su lamiere e altre
strutture metalliche.
Il saldatore a mazzetta può essere elettrico: in
tal caso la mazzetta è collegata a una resistenza che si scalda quando
il saldatore viene collegato alla rete. Esiste però anche la versione a
gas: la mazzetta è montata in corrispondenza di un bruciatore a gas che
viene acceso. La fiamma investe la mazzetta che in breve tempo raggiunge
la temperatura necessaria per fondere lo stagno ed eseguire la
saldatura.

Sigla di Medium Density Fibreboard, cioè pannello di fibra a media
densità. Si ottiene da legname di scarto ridotto in cips,
successivamente lavati e sfibrati. La fibra di legno così ottenuta viene
essiccata e miscelata all’adesivo, formando una specie di materasso:
quest’ultimo, per effetto del calore e di una pressatura sempre più
energica, assume via via la forma di un pannello che viene calibrato e
rifilato fino a raggiungere la dimensione definitiva. Trattandosi di
materiale molto compatto ed omogeneo, l’MDF può essere fresato sui bordi
ed eventualmente rivestito con laminato plastico o piallaccio di legno.

La perfetta finitura delle superfici facilita
anche l’operazione di laccatura che, a livello industriale, viene
eseguita con prodotti poliuretanici a due componenti. A livello
artigianale si possono usare direttamente smalti acrilici mentre i
prodotti a solvente possono essere utilizzati solo previa mano di fondo.

Punta per legno, di tipo non elicoidale.È costituita da un gambo che
viene afferrato dal mandrino del trapano e da una parte piatta e larga
dotata di due taglienti frontali e di un vettino (una punta centrale
sporgente e acuminata). Serve per realizzare grandi fori (da 15 a 40 mm
di diametro) ed esistono anche mecchie di larghezza regolabile. La
mecchia va utilizzata preferibilmente con il trapano a colonna, che
garantisce un risultato impeccabile anche lavorando con gli esemplari di
maggior diametro utile. Le mecchie di questo tipo non sono adatte per
creare la sede delle cerniere ad incasso nelle antine dei mobili, perché
il vettino uscirebbe dalla parte opposta prima che i taglienti abbiano
raggiunto la profondità necessaria. Per questo lavoro sono necessarie
apposite mecchie chiamate anche punte Forstne.

Per eseguire fori perfettamente combacianti su pannelli, tavole o altro,
in modo da poter procedere, ad esempio, alla giunzione per spinatura.In questo caso la maschera è costituita da una griglia con fori di
diverso calibro per il passaggio di punte diverse, che può essere
applicata su entrambi i pezzi da forare in modo da poterli collocare in
esatta corrispondenza e procedere alla foratura con la sicurezza che i
fori risultino perfettamente allineati.Quando la maschera viene tolta,
prima di procedere alla spinatura, è bene controllare la corrispondenza
dei fori che, dopo l’inserimento delle spine, consenta un perfetto
assemblaggio dei componenti della costruzione.

Strumento in legno oppure in legno e metallo che serve per battere con
forza il suolo in modo da compattare gettate di ghiaia, superfici di
terra e altre coperture.Il mazzapicchio più semplice è costituito da
una robusta tavoletta quadrata su cui è posto un asse verticale lungo un
metro, che porta due impugnature. L’operatore afferra il mazzapicchio
nelle impugnature e, alzandolo e abbassandolo con violenza, effettua il
compattamento.

Trattamento di finitura che simula il marmo su supporti diversi quali:
intonaco, legno, tela, ecc. La tecnica consiste nell’applicare un fondo
di colore uniforme (nero, rosato, biancastro) secondo il tipo di marmo
da simulare e quindi con tamponi, pennelli, spugne e stracci variamente
imbevuti di altre pitture si procede alla sovrapposizione di striature e
macchie e varie sfumature di colore il cui insieme imita il marmo. Non
si tratta di una tecnica semplice e servono diverse prove prima di
ottenere un risultato accettabile.

Utensile multifunzionale:
• per carpenteria (3): testa quadra (o tonda) e
penna divisa in due “granchi” che serve per estrarre i chiodi;
• per ferraiolo (1-2) -”: testa battente quadra (o tonda) e penna appuntita (o tonda);
• a mazzuolo (4): tipo di martello pesante con
testa grossa, uguale dalle due parti.Serve per battere su scalpelli,
punte da muro e altri utensili, con notevole forza per tagliare,
spaccare, realizzare dei fori su pietra o muro. Esistono mazzuoli di
dimensione e peso differenti: per un uso normale va bene un mazzuolo da
300-350 grammi di peso. Esiste anche la versione di mazzuolo con testa
in legno. Questo utensile è specifico per battere scalpelli da
intagliatore in modo da non rovinarne l’impugnatura in legno.
• per carrozziere: testa variamente sagomata
secondo il tipo di lavorazione, in acciaio o in materiale morbido
(plastica, teflon, nylon o piombo);
• per tappezziere: testa tonda e allungata e penna
lunga divisa in due settori; è piuttosto piccolo e leggero per piantare
piccoli chiodi.
• martellina: martello usato soprattutto in lavori
di muratura. La testa battente è di forma quadra e simile a quella di
un normale martello da carpentiere. La penna (parte appuntita che si
trova dalla parte opposta rispetto alla testa) è molto lunga e
allargata: serve per incidere pietre e mattoni per poterli spezzare e
per asportare facilmente intonaco e altri elementi di muratura.
La martellina ha un manico leggermente più lungo
per compiere un arco maggiore e battere con sufficiente forza.Il
martello deve essere sempre impugnato saldamente appena al di sopra
dell’estremità inferiore del manico e deve essere azionato sia facendo
compiere un arco all’avambraccio, sia facendo compiere un arco al polso.

Non bisogna mai colpire troppo forte: è preferibile colpire più volte con forza ridotta.